Questa guida introduce i passaggi fondamentali per elaborare le tomografie sismiche con il software smartTomo. La versione demo viene distribuita con un dataset pre-caricato. Le caratteristiche del dataset sono descritte in questo articolo (Versione demo).
All’avvio compare la seguente schermata che ricorda che si tratta di una versione demo e l’elenco dei file che verranno caricati.
Dopo aver premuto OK si apre la finestra di dialogo dove è possibile impostare la geometria sia delle energizzazioni che dei geofoni.
Sulla sinistra sono riportate le energizzazioni mentre sulla destra il riassunto della posizione dei geofoni. E’ possibile che per una stessa elaborazione ci siano più gruppi di geofoni, ad esempio quando si esegue una acquisizione con una configurazione di work-away.
Selezionando la spunta a sinistra dei geofoni si abilita il pulsante edit con cui è possibile visualizzare in dettaglio e modificare la posizione dei geofoni,
Dopo aver accettato la geometria con OK si apre una finestra di dialogo per selezionare i parametri relativi alla dimensione della griglia di calcolo della sezione tomografica.
La massima profondità è in modo predefinito impostata con un valore pari alla metà della lunghezza dello stendimento. La dimensione della cella è impostata a 0.25 metri tuttavia anche valori superiori possono essere accettabili soprattutto per linee sismiche lunghe. Tendenzialmente è consigliato non scegliere valori superiori ad un quarto della distanza intergeofonica.
Il numero di nodi per lato della cella indica quanto le dromocrone sintetiche saranno dettagliate. Un numero compreso tra 6 e 11 può essere accettabile per la maggior parte dei problemi. Aumentando il numero di nodi aumenta anche la memoria necessaria per l’elaborazione. Proseguendo si arriva alla finestra principale del programma.
Sono presenti tre schede: le tracce, le dromocrone, la sezione tomografica. All’avvio sarà abilitata solo la visualizzazione delle tracce. Completando il picking dei primi arrivi si abiliterà anche la visualizzazione delle dromocrone ed infine dopo l’inversione tomografica sarà disponibile anche la scheda di visualizzazione del profilo.
La selezione dei primi arrivi può essere effettuata manualmente cliccando sulle tracce oppure in modo automatico. Questa modalità implementa il metodo del rapporto di energia del segnale con un controllo per ridurre i pick anomali. Se un primo arrivo scelto automaticamente non rientra all’interno di un range di velocità compatibili con la propagazione di un’onda sismica nel terreno, il primo arrivo verrà disabilitato (la traccia viene colorata di rosso). Per inserire i primi arrivi disabilitati è sufficiente effettuare la selezione in modo manuale.
Sul lato destro della finestra è presente un’anteprima delle dromocrone per poter avere la visione d’insieme del campionamento dei primi arrivi.
La seconda scheda permette la visualizzazione delle dromocrone così come sono sono state campionate e, dopo che è stata calcolata la sezione tomografica, anche le dromocrone sintetiche misurate sul modello tomografco realizzato.
Per avviare l’inversione tomografia è necessario cliccare sull’apposita icona o nel menu “tomo”. Si aprirà una finestra di dialogo che permette di selezionare differenti parametri.
Dalla finestra di dialogo che si apre, si possono impostare il numero di iterazioni del risolutore, il parametro di smoothing e i limiti di velocità attesi. Il parametro di smoothing determina quanto l’aggiornamento della matrice di calcolo venga esteso alle celle adiacenti. Valori alti (8-10 producono profili più omogenei). Le velocità minima e massima rappresentano i limiti entro cui si aggiorna il profilo tomografico.
Al termine dell’elaborazione della tomografia il risultato viene visualizzato nella scheda “profilo tomografico”. La visualizzazione predefinita presenta la sezione tomografica con sovrapposti i raggi sismici per poter valutare quali porzioni della sezione hanno un maggiore significato in quanto attraversate da più raggi.
La visualizzazione può essere personalizzata modificando la palette di colori e possono essere visualizzate le linee di iso-velocità. Nel software sono presenti alcune tavolozze predefinite e possono esserne definite di nuove a seconda della necessità dell’utente. In smartTomo sono incluse le tavolozze Viridis e Magma caratterizzate dall’essere omogenee alla percezione ed adatte anche per la visione da parte di utenti daltonici (maggiori informazioni).